IL MOBBING DELLA POLITICA ITALIANA
di Giacomo-Jim Montana
IL MOBBING DELLA POLITICA ITALIANA
di Giacomo-Jim Montana
E’ incompatibile con un programma di vero sviluppo per il Paese il fatto di volere lasciare al loro posto tutti i grandi burocrati che controllano, gestiscono e brandiscono la leva che schiaccia e fulmina lo sviluppo dei ministeri con effetti catastrofici a catena. Lasciando al loro posto i soliti burocrati. La spesa pubblica, al posto di essere tagliata e quindi potere diminuire, cresce sempre smisuratamente di più.
Chi ha dimostrato di non sapere migliorare le condizioni stantie dell’Italia, quali i capi di gabinetto, quelli degli uffici legislativi, capi dipartimento, direttori generali e zavorre economiche funeste al seguito, devono essere rimossi e mandati a distruggere fuori dai nostri confini nazionali, se proprio con sadismo lo vogliono ancora fare. Ogni volta che questo non avviene, ci sono enormi interessi individuali e settoriali affamatori del popolo dietro.
Unitamente a tutto ciò, vi è uno scudo di protezione dei loschi affari che minano sempre più il bene comune, questo scudo si chiama: “monopolio delle informazioni”. Anche le idee di innovazione e di progresso di chi davvero lo vuole, sono mantenute attanagliate e canagliate anche col monopolio delle informazioni.
Il monopolio delle informazioni, nel mare della burocrazia sono per il Paese come un timone lo è per una nave da combattimento. In ogni luogo, dai ministeri alla presidenza del Consiglio dei ministri, al capo dello Stato, ai partiti politici, una mal gestione dell’economia si trasforma e traduce in rovina per il bilancio dello Stato, sino a reprimere e mettere sempre più sotto alta pressione gli interessi economici e le aspettative di vita e di progresso dei cittadini onesti e leali.
E’ per tutto questo che chiunque sia animato dalle migliori intenzioni, come accade nei Sisuisti, nei programmi di innovazione presentati dalle persone razionali e leali, viene denigrato e boicottato. Troppa gente ha interessi personali a che la spesa pubblica continui a crescere a caratteri esponenziali, cavando sempre più sangue dal popolo.
Sul piano della cultura, se tutto si svolge verso l’accrescimento degli interessi personali, si favorisce in modo drastico (anche se progressivamente graduale), la concezione della persona come di un soggetto da imitare a stampo e continuazione a catena, anonimo e al tempo stesso chiuso nel suo entourage, legittimando anche un mondo diverso, chi si regge sui pilastri di egoismi economici e sociali. In questo modo ogni marcia di vita si ingrana oscurando sempre più l’uguaglianza, la giustizia, il progresso e il bene comune.
Tutto questo lo dice l’indifferenza della vita di ogni singolo, verso il quale si muove ancora la storia che un giorno lo testimonierà ai posteri. Questo è un cancro burocratico in continua metastasi, una cattiveria egoistica che però è come un elastico che in un secondo tempo torna indietro e che l’espansione durerà ancora non si sa quanto, ma sicuramente sino a quando il popolo stesso non sarà unito, Sisuista dirà: adesso basta, si cambia completamente rotta e personale di “bordo”.