Diversamente abili

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IL MOBBING DELLA POLITICA ITALIANA

di Giacomo-Jim Montana

 Ci son persone veneratori del potere

bacia piedi del crimine dilagante

dominatori all’interno di un quartiere,

che son degli infami, fantocci con ‘na strega

e non ci si può scordare di chi ti frega!

Perché quelli sono vili che amano accaniti

la corruzione, che i diritti di legge ti nega,

recitandoti anche la parte da rimbambiti.

Qui viene alla luce lo sporco crudele malaffare,

visibile  alla vittima e a ogni bieco torturatore,

che con stile mafioso delirando ti può rovinare,

pure se ti difendi dallo scellerato malfattore.

Lo stillicidio continuo da solo non lo puoi bloccare.

Col tempo poi tutto lo stress può darti un malore

e chi è già malato grave? Ve lo lascio immaginare …

Persino su costui combinano per limitargli l’onore!

Io ringrazio te oh persona cara fior dell’Universo,

che mi hai fatto constatare e vedere il tuo strazio,

cagionevole di salute, trattata sempre in modo perverso

e da disabile grave lotti contro il crimine del vizio.

 Sei come un bellissimo, delicato candido fiore,

che anche le api, visitano dolci e laboriose.

Sei sensibile, sottile  e di grande splendore.

Le tue espressioni son persino radiose,

si ascoltano con garbo e mai son noiose.

Vibrando col dolce suono di cristallo,

dai lati deviano i raggi su basi prestigiose,

con rifrazione del prisma dal tuo cuore bello,

con tutti i suoni sublimi che hai tu delle cose,

pur nel tuo grande immenso dolore e fardello.

E attraverso spazio, luce, ombre di Carnia in pose,

pure tu invochi una politica che non sia più un bordello.

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GOVERNARE GLI ITALIANI NON E’ DIFFICILE, MA DA CITTADINI NON SI PUO’ PIU’ CONTARE SU COLORO, CHE COME GOVERNANTI, HANNO FALLITO PER DECENNI E CONTINUANO A DISTRUGGERE IL BENE COMUNE.

di Giacomo Jim Montana

La presenza di soggetti che sfruttano la politica, come fosse un bestia da soma, incombe in questo caso con il peso e il carico economico, che causa i più distruttivi e allucinanti costi per il cittadino contribuente italiano. Questo capestro strangolatore asfissia l’esistenza di un legittimo e naturale bene comune, che invece aprirebbe gradualmente la porta a un vero progresso dell’Italia.

Oggi, a cominciare dalle terribili notizie che riportano i mezzi di informazione, non si capisce più il confine (ammesso che ci sia) tra politica fasulla e distruttiva e “cosa nostra”. Certo è che entrambe, se per mera ipotesi le immaginassimo anche alleate tra loro, costituirebbero ancora di più un terribile e amaro freno al progresso e quindi all’espansione e allo sviluppo dell’economia nazionale.

Questa devastante sciagura, causata al Paese, attiva e mantiene sempre vigorosa la capacità devastante di qualcuno, ovvero quella di potere condizionare un po’ tutto quello che favorisce il mero arricchimento indebito di una schiera interminabile di soggetti,  senza scrupoli, che non si fermano neanche di fronte al fatto di vedere accadere casi pietosi, che spingono i più tartassati a gesti estremi e quindi anche al suicidio.

I responsabili, a mio modesto parere,  sono tutti coloro che continuano a regalare il proprio voto elettorale ai peggiori soggetti politici, che ci potesse capitare di avere nel mondo della politica e in ogni relativo suo collegamento. Il debito pubblico viene generato fortemente proprio da tutto questo. Un marcio sistema degenerativo e speculativo che è in continua espansione e che di riflesso aziona un forte freno allo sviluppo e quindi all’economia nazionale, sino a sentire parlare dell’imposizione delle tangenti, in settori imprenditoriali che impediscono i normali meccanismi del vero libero mercato. Chi dice che questo è normale, offre anche un forte distinguo tra quello che promette e come continuerà a mal governare.

Dopo ogni elezione, noi cittadini italiani ricadiamo nella rete degli illusionisti, che fanno parte di un meccanismo che non è più parte della vera politica, bensì del malaffare.  Ancora oggi si vede che c’è chi si lascia influenzare dalle “facce di bronzo”,  persone sfrontate, spudorate, sfacciate, capaci di azioni riprovevoli, senza provare neppure il più piccolo rimorso. Esse non si vergognano di nulla e non arrossiscono mai, proprio come se fossero facce di metallo,  atteggiandosi pacificamente come fossero persone estranee e nuove al Paese, quasi come se non avessero mai governato la Nazione e non avessero mai rovinato commercianti, imprenditori, semplici lavoratori e pensionati.

Tali soggetti mantengono l’ardire della sfrontatezza di incantare talmente bene i cittadini elettori, che, sotto il periodo elettorale, convincono sistematicamente anche sé stessi. Possiamo meritatamente chiamarli solo artisti dello show più ignobile, nei coinvolgimenti e relative conseguenze più ripugnanti su ogni onesto cittadino. Quando viene letteralmente distrutto economicamente e moralmente qualcuno, non interessa.

Per ottenere e realizzare l’arricchimento personale, già qualche tempo prima delle elezioni,  si vedono soggetti che si atteggiano a facce d’angelo, con arie falsamente innocenti e quindi come fossero serafiche, fingendosi del tutto estranee al fatto di avere portato in rovina la Nazione. In questo modo, non se ne esce fuori da questo vortice infernale.

Tra coloro che restano estremamente indifferenti a qualunque tipo di sofferenza umana, ho constatato che per esempio in Friuli Venezia Giulia, ci sono anche quelli che malgrado siano pagati e assicurati con uno stipendio sicuro e posto fisso dallo Stato, arrecano in sordina estremo dolore a chi è ammalato grave ed è in condizioni di grave disabilità, privandolo dei mezzi economici per l’acquisto di una parte delle cure mediche farmacologiche (non dispensate dal S.S.N.), che rallenterebbero il decorso della grave malattia. Essi verosimilmente tentano di causare il lento corso dell’eutanasia passiva, ma allo stesso tempo, ho visto articolare verbalmente sporche distorsioni dei fatti e coprendosi reciprocamente le colpe da ufficio ad ufficio, intenderebbero figurare tutti con le “mani pulite”.  Anche verso questi soggetti che maltrattano e abbandonano a sé stessi per mesi chi chiede aiuto, non si può non provare ribrezzo e sdegno.

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Buona giornata speciale

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STOP ALLA VIOLENZA!

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Schiavi moderni

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MARE E MEMORIA DEL SILENZIO

Ascoltavo la voce salmastra del mare
da dolce a moderata a impetuosa,
poi più selvaggia allerta imperiosa.
E’ amico del vento che ora lo culla,
poi lo sospinge fino a farlo agitare
e il sole ride e su di lui si specchia
e lo fanno persino così profumare.
L’impegno di marinaio navigante
mi faceva sentire libero, esultante.
Potevo sorridere con l’alba sul mare,
cantare fiero col mio lavoro speciale,
abbracciavo ogni nuovo giorno
dal più dolce, al caldo, all’invernale.
Sbarcando ascoltavo il suono dolce
del vento, anche sulla bella terra ferma
e se pur il Sud Africa era ospitale, costì
la sfera di tante vite era però resa infernale.
Ho visto piangere a causa di violenze,
disparità, abusi, disoccupazione,
sfruttamento e discriminazione razziale.
Tra i tormentati ho visto tanta fraternità
e mani stringersi lealmente tra loro.
Poi tra cielo e mare rimeditavo, su costoro,
se mai in Italia un giorno avvenire,
avessimo potuto così finire,
sovraccaricatati da tante simili bassezze,
vergogne, indescrivibili e nefandezze.
Sarebbe un dono davvero naturale
quello di smettere di fare l’altrui male,
imparando a costruire il bene sociale
senza più rifilare continuo carnevale.
Eludendo un mare di verità statale
si distrugge l’ultima porzione di vita
di fronte alla traiettoria tanto abituale
del silenzio e della connivenza criminale.
Casi gravi di violazione dei diritti umani
vengono perpetrati da sicari o agenti statali.
In tali casi omertosi tanto biechi e crudeli
la grande stampa nazionale è insufficiente,
imprecisa, disorganica, con una marea di veli.
Da quattro lustri, mi frappongo a mo’ di scudo
davanti a xenofobia, violenza, vita da salvare,
ma mai la connivenza viene messa a nudo.
La scure del crimine si agita e nuoce al buio
anche su chi è stato reso disabile, malato,
con patologie multiple e morbo oscuro.
Ora non mi pongo più la riflessa domanda:
se mai in Italia un giorno avvenire,
anche qui avessimo potuto così finire.

Giacomo Jim Montana
Novembre 2012

http://www.mobbing-sisu.com/poesie/mare_silenzio.html

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